Strategie per supportare i bambini con difficoltà di lettura

Strategie per supportare i bambini con difficoltà di lettura


Supportare lo sviluppo delle competenze di lettura nei bambini rappresenta una delle sfide più significative per genitori e insegnanti, soprattutto nei casi di difficoltà o di disturbi specifici dell’apprendimento. È necessario che le strategie di supporto siano adattate allo stadio evolutivo delle abilità di lettura del bambino e alla natura delle sue difficoltà. Distinguere tra le tecniche da applicare nelle fasi iniziali dell'apprendimento della lettura (decodifica) e quelle utili nelle fasi più avanzate (comprensione del testo) è fondamentale per fornire un sostegno efficace, consentendo al bambino di stabilizzare e consolidare le competenze di base e progredire con successo. Di seguito, esploreremo tecniche pratiche per supportare i bambini sia con che senza difficoltà di lettura, con un focus su due aspetti principali: la decodifica e la comprensione.


Fase iniziale: Apprendimento delle abilità di decodifica


Nelle prime fasi dell'apprendimento della lettura, l’obiettivo è sviluppare le abilità di decodifica: riconoscere le lettere, associarle correttamente ai suoni e costruire gradualmente parole e frasi.


Giochi fonologici: Giochi che coinvolgono l’abilità di analisi e discriminazione dei suoni (come la segmentazione e fusione sillabica o il riconoscimento delle rime attraverso la presentazione di filastrocche) contribuiscono a sviluppare la consapevolezza metalinguistica, ovvero la capacità di manipolare i suoni che compongono le parole, favorendo l’apprendimento della letto-scrittura.


Lettere e suoni in rilievo: L’uso di lettere tridimensionali o in rilievo permette un approccio multisensoriale, offrendo un’esperienza tattile che può rafforzare l’associazione tra i grafemi e i suoni corrispondenti. Questo supporto è utile per i bambini che necessitano di esperienze concrete per memorizzare simboli astratti.


Flashcard visive: Le flashcard che collegano lettere a immagini sono un altro strumento molto efficace, poiché favoriscono il riconoscimento immediato delle lettere e dei suoni. Sono particolarmente utili per i bambini che incontrano difficoltà a memorizzare i simboli grafici.


Fase successiva: Promozione delle abilità di comprensione del testo


Nelle fasi successive, una volta consolidate le abilità di decodifica, diventa centrale il supporto alla comprensione del testo. Questa fase è cruciale per i bambini che, pur riuscendo a decodificare le parole, faticano a comprenderne il significato globale.


Domande di comprensione guidata: Porre domande dopo ogni paragrafo aiuta i bambini a riflettere e verificare la propria comprensione. Esempi come “Che cosa è successo finora?” o “Perché il personaggio ha fatto quella scelta?” incentivano la riflessione e aiutano a consolidare quanto letto. In alcuni casi, è utile anche anticipare domande prima della lettura di un testo o di un paragrafo, invitando il bambino a riflettere sui titoli, a formulare ipotesi sugli argomenti trattati, a ricordare informazioni già note sull’argomento e a fare inferenze. Questo approccio stimola uno stile di lettura più attento e finalizzato alla verifica delle proprie previsioni, incentivando così la partecipazione attiva del bambino.


Riassunti e mappe concettuali: Riassumere un testo o creare mappe concettuali visive aiuta i bambini a organizzare e memorizzare i concetti principali. Questi strumenti consentono di sintetizzare le informazioni e di collegare tra loro gli elementi chiave della narrazione o dei contenuti. In alcuni casi, presentare al bambino una mappa concettuale prima della lettura può anticipare i contenuti e gli argomenti trattati, permettendo di attivare conoscenze pregresse e favorendo una comprensione più approfondita.


Uso di illustrazioni: Per molti bambini con difficoltà di lettura, materiali visivi come le illustrazioni possono supportare il testo, aiutando a comprendere meglio eventi e personaggi. Questa strategia è utile soprattutto nei primi anni scolastici.


Lettura condivisa: La lettura condivisa, dove adulto e bambino leggono a turno, è una tecnica efficace per migliorare comprensione e fluidità. L’adulto può intervenire per correggere errori, spiegare termini difficili e fungere da modello per intonazione e prosodia.


Riflessione su temi ed emozioni: Con testi più complessi, discutere i temi e le emozioni dei personaggi aiuta i bambini a fare collegamenti con la propria esperienza personale e a sviluppare una comprensione più profonda del testo.


Conclusioni


Le strategie illustrate rappresentano alcune delle opzioni per sostenere i bambini con e senza difficoltà di lettura, e vanno sempre personalizzate secondo le esigenze specifiche di ciascun bambino. In particolare, approcci multimodali e personalizzati, come quelli proposti, si sono dimostrati efficaci nel migliorare le abilità di lettura sia a livello di decodifica che di comprensione, come confermato da studi recenti. È sempre consigliabile integrare questi approcci con altre risorse e collaborare con insegnanti e professionisti del settore.

Per chi fosse interessato a materiali specifici, sono disponibili le seguenti risorse:

Decodifica:

Lettoscrittura Nuova Edizione, Edizioni Dorotea.

Prime frasi da leggereEdizioni Dorotea.

Comprensione del testo:

Leggo per capire, Edizioni Dorotea.

Primi esercizi di lettura, Edizioni Erickson.

Leggere Leggere Vol. 1, Edizioni Erickson.

Leggere Leggere Vol. 2, Edizioni Erickson.

Questi strumenti didattici, sviluppati con un’attenzione particolare per le difficoltà di apprendimento, offrono esercizi mirati e attività pratiche per consolidare sia la decodifica che la comprensione, favorendo un apprendimento inclusivo e accessibile per ogni bambino.


Riferimenti bibliografici:


Shaywitz, S. (2003). Overcoming Dyslexia: A New and Complete Science-Based Program for Reading Problems at Any Level. Alfred A. Knopf.
Snowling, M., & Hulme, C. (2011). The Science of Reading: A Handbook. Wiley-Blackwell.
Lyon, G. R., Shaywitz, S. E., & Shaywitz, B. A. (2003). A Definition of Dyslexia. Annals of Dyslexia, 53, 1-14.

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