Difficoltà di apprendimento: riconoscere precocemente la presenza di indicatori di rischio
Riconoscere i segnali precoci di possibili difficoltà di apprendimento è essenziale per offrire un supporto mirato ai bambini che potrebbero incontrare ostacoli nell’acquisizione delle abilità di lettura, scrittura e calcolo. La scuola dell'infanzia e i primi anni della scuola primaria rappresentano fasi cruciali per osservare comportamenti e indicatori che potrebbero suggerire la presenza o il possibile sviluppo di difficoltà di apprendimento. Individuare questi segnali aiuta a intervenire tempestivamente, riducendo il rischio di conseguenze più rilevanti sulla qualità della vita del bambino.
Quali sono i segnali predittivi di possibili difficoltà?
Esistono diversi indicatori clinici a cui insegnanti e genitori possono prestare attenzione già dalla scuola dell’infanzia e, in alcuni casi, anche prima:
Difficoltà di linguaggio: i bambini possono faticare a pronunciare correttamente i suoni, a strutturare le frasi o a comprendere semplici istruzioni verbali. Segnali come un’articolazione approssimativa dei suoni linguistici, un uso limitato di parole, o una scarsa comprensione di brevi storie possono indicare la necessità di ulteriori approfondimenti.
Problemi di memoria a breve termine: la difficoltà nel ricordare nuove informazioni – come i nomi dei colori, dei numeri o delle lettere – può essere un segnale. Questa caratteristica è legata alla capacità di consolidare conoscenze abilità essenziale per lettura e calcolo.
Competenze motorie deboli: alcuni bambini con difficoltà di apprendimento potrebbero avere una coordinazione ridotta o incontrare difficoltà nella motricità fine, come impugnare la matita o usare le forbici. Anche seguire con continuità una riga di testo può risultare faticoso. Sebbene non sempre indichino una difficoltà di apprendimento, questi segnali meritano attenzione.
Difficoltà nella consapevolezza fonologica: La capacità di riconoscere e manipolare i suoni nelle parole è cruciale per lo sviluppo della lettura e della scrittura. In questi casi i bambini potrebbero manifestare difficoltà a dividere le parole in sillabe, a riconoscere la sillaba iniziale delle parole, a discriminare suoni simili, a fare lo spelling di parole o a pronunciare parole che iniziano con un suono specifico.
Scarsa comprensione delle sequenze: il concetto di ordine e sequenza temporale è importante per la narrazione e il pensiero logico. Bambini che faticano a ricordare eventi in ordine cronologico o a descrivere le singole fasi di azioni complesse, potrebbero trovare difficoltà nella lettura di testi.
Difficoltà nel riconoscimento di numeri e quantità: alcuni bambini possono incontrare ostacoli nel comprendere i concetti di quantità e numero o nel riconoscere i simboli numerici, compromettendo le future abilità matematiche.
Come intervenire in modo tempestivo
Se genitori o insegnanti notano uno o più di questi segnali, è utile una valutazione specialistica da parte del logopedista, dello psicologo dell’apprendimento e del neuropsichiatra infantile per definire un adeguato piano di intervento per migliorare e recuperare le abilità del bambino e rafforzarne l’autostima. A tale proposito sono sempre più le scuole in cui si attivano progetti di screening specifici per individuare i bambini “a rischio” attraverso protocolli di osservazione strutturati e mirati.
Indicazioni e strategie pratiche di intervento
Giochi di narrazione: incoraggiare i bambini a raccontare storie o descrivere scene, ad esempio con immagini, per arricchire il vocabolario e migliorare la strutturazione del linguaggio. Giochi di ruolo o descrizioni di immagini sono ottime attività.
Attività di consapevolezza fonologica: giochi con rime e filastrocche, attività di divisione delle parole in sillabe aiutano a sviluppare la consapevolezza fonologica globale e analitica, essenziale per la lettura e la scrittura.
Esercizi di memoria breve: attività ludiche come il gioco del "telefono senza fili" o la ripetizione di sequenze sonore possono rafforzare la memoria verbale a breve termine, fondamentale per seguire istruzioni e comprendere narrazioni.
Materiali tattili per la scrittura: l'uso di lettere tridimensionali o in rilievo, o attività con il pongo, aiutano i bambini a familiarizzare con le lettere in modo multisensoriale, particolarmente utile per chi ha difficoltà nella motricità fine.
Supporto con sequenze visive: strumenti come calendari visivi giornalieri o storie illustrate aiutano a sviluppare il concetto di ordine temporale. Riordinare carte illustrate di una storia può facilitare la comprensione delle sequenze.
Sviluppo delle competenze motorie: attività come disegnare, colorare, ritagliare, incollare ed infilare, sono essenziali per rafforzare le abilità grafo-motorie.
Incoraggiamento e supporto emotivo: è importante che l’adulto sostenga il bambino lodando i progressi, anche piccoli, per rinforzare la motivazione e il desiderio di apprendere.
Collaborazione tra scuola e famiglia: il confronto continuo tra insegnanti, genitori e specialisti permette di monitorare il bambino e adattare l’intervento educativo alle sue necessità.
Conclusione
Riconoscere e affrontare tempestivamente i segnali precoci di difficoltà di apprendimento può fare una grande differenza nel percorso educativo di un bambino. Monitorare e intervenire su questi possibili indicatori contribuisce a sostenerlo in modo semplice e giocoso, favorendo un apprendimento sereno e riducendo il rischio di sviluppare difficoltà più critiche in futuro.
Breve bibliografia di riferimento
Shaywitz, S. (2003). Overcoming Dyslexia: A New and Complete Science-Based Program for Reading Problems at Any Level. Alfred A. Knopf.
Snowling, M., & Hulme, C. (2011). The Science of Reading: A Handbook. Wiley-Blackwell.
Cornoldi, C., & Tressoldi, P. E. (1999). Iniziare a leggere e scrivere: Le difficoltà e i disturbi specifici dell'apprendimento. Edizioni Erickson.
Cornoldi, C. (2007). Indicatori e indici di rischio per le difficoltà scolastiche. Edizioni Erickson.
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