Teo e il gioco scomparso: una fiaba per parlare di emozioni, errori e ripartenze

Teo e il gioco scomparso: una fiaba per parlare di emozioni, errori e ripartenze

Le fiabe non sono solo racconti per intrattenere. Se ben costruite, possono diventare strumenti preziosi per affrontare temi profondi in modo semplice, immediato e vicino al vissuto emotivo dei bambini.
Teo e il gioco scomparso, nuova pubblicazione della casa editrice Dorotea, nasce proprio con questo intento: offrire una storia delicata, ma intensa, per parlare di emozioni, errori e nuove possibilità.
Scritto da Giulia Grilli, Teo e il gioco scomparso è una fiaba delicata che accompagna i bambini nel riconoscimento delle emozioni e nel valore degli errori, stimolando riflessione e crescita in modo semplice e autentico.


Perché le fiabe aiutano a crescere

I bambini si riconoscono nei personaggi, si immedesimano nelle situazioni, vivono con loro emozioni e conflitti. Le fiabe sono uno spazio protetto dove è possibile esplorare la rabbia, la delusione, la gelosia, ma anche la speranza, l’empatia, il perdono e soprattutto il valore dell’amicizia.
Questo è il cuore di Teo e il gioco scomparso, un piccolo topolino che si confronta con la perdita, il senso di colpa, ma anche con il coraggio di chiedere scusa, di riparare e di scoprire ciò che davvero conta: le relazioni autentiche e l’importanza di sentirsi accolti e compresi.


Chi è Teo e cosa gli accade

Teo è un topolino un po’ scontroso ma pieno di curiosità. Un giorno si impossessa di un gioco che non è suo… e da lì inizia una piccola avventura fatta di confusione, sensi di colpa e, infine, consapevolezza.
Ma non c’è una morale imposta, né una punizione: c’è un percorso, fatto di emozioni autentiche, di errori e di relazioni che aiutano a ricucire, insegnando che anche quando si sbaglia, si può sempre tornare indietro e scegliere di fare la cosa giusta.


Come usare la fiaba a casa o in classe

Il libro può essere letto in modo libero, ma offre molti spunti per attività educative:

  • Lettura condivisa: leggere insieme a voce alta, alternando voci e facendo pause per commentare.

  • Domande aperte: "Ti è mai capitato di prendere qualcosa senza dire nulla?", "Come si è sentito Teo?", "Cosa avrebbe potuto fare?".

  • Disegni o drammatizzazioni: rappresentare le scene più significative, o creare piccole scenette in gruppo.

  • Riflessione guidata: costruire insieme una “mappa delle emozioni” che Teo prova nella storia.

Queste attività aiutano i bambini a riconoscere le emozioni, dare loro un nome e trovare strategie per gestirle, valorizzando la condivisione e la comunicazione.


A chi è rivolto

Pensato per bambine e bambini dai 4 ai 7 anni, il libro è adatto sia per un uso familiare che scolastico.
È accessibile anche a chi ha difficoltà di comprensione o di attenzione, grazie al linguaggio semplice, alle illustrazioni evocative e alla struttura chiara della storia.


Conclusione

Teo e il gioco scomparso non è solo una fiaba: è un’occasione per parlare di conflitti e riparazioni, per riscoprire il valore dell’amicizia, per insegnare che gli errori si possono affrontare e che chiedere scusa è un atto di coraggio.
È un invito a credere nel potere delle storie per educare al rispetto, all’empatia e alla crescita personale e per ricordare che le cose davvero importanti si scoprono proprio nei momenti in cui sbagliamo, impariamo e scegliamo di ricominciare.

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